Il Content Marketing è un’attività faticosa ma spesso proficua. Vediamo in che modo si può misurarne l’efficacia…
Ai clienti interessa spesso una cosa sola, cioè che il contenuto e tutte le attività di Content Marketing possano portare alla generazione di opportunità. E che queste portino a delle vendite… Facile? Mica tanto…!
Questo obiettivo, che tutti condividiamo, è piuttosto un punto di arrivo e non un punto di partenza. Certamente deve essere un indicatore ma non certo l’unico. E allora quali sono gli indicatori che dobbiamo avere sotto mano ogni giorno e anche più volte per misurare se stiamo andando nella strada giusta? Le risposte che troverete di seguito non sono delle più convenzionali ma a nostro avviso funzionano bene… Sapendo che inoltre non tutti i marketer sono “miopi” e cioè spesso si tende a voler dal contenuto anche altre cose prima dell’incremento delle vendite, come si vede dal rapporto State of Content Marketing 2019.
- il Bounce Rate – secondo noi è addirittura più importante capire quante volte le persone “scappano via” dal nostro sito dopo avere visto una singola pagina piuttosto che avere idea di quante persone leggano effettivamente. Questo perchè il bounce rate ci dice molto se non tutto sulla struttura del nostro sito così come sull’interesse generale del sito stesso. Proviamo anche a verificarlo per fonte di traffico. A volte se abbiamo un alto tasso di rimbalzo da traffico “direct” può darsi che ci siano persone che cercano una pagina specifica mentre il traffico da “organic” o da “social” può essere auspicabilmente più basso…
- il tempo medio della visita – certo che se il bounce rate è basso il tempo medio della visita tende ad essere più alto… Non è proprio sempre così ma è normale che si voglia un alto tempo medio della visita. Più le persone stanno sul nostro sito e più è alta la probabilità che ci leggano e capiscano di cosa stiamo parlando…
- il numero di pagine lette – per definizione, tante pagine lette equivalgono ad un buon sito che desta l’interesse anche se a volte è un singolo articolo che fa esplodere i contatori. E’ bene saperlo ed è bene capire quale keyword ci ha portato ad avere questo risultato, per poterne approfittare se ha senso…
- il numero di visitatori unici – anche qui poche parole bastano a dire che vogliamo avere tanti visitatori che visitano tante pagine e che non c’è un numero ideale, quello che vogliamo è che questi numeri crescano nel tempo…
- le pagine viste per visitatore – perchè vogliamo avere una media di visitatori che leggono tante pagine, è normale, sapendo che anche qui bisogna andare nel dettaglio e capire questo numero per fonte di traffico, per audience, insomma è bene non accontentarsi del numero di primo livello…
- il tasso di visitatori che ritornano – oltre che dirci che il contenuto è buono questo indicatore ci può aiutare a capire se le nostre campagne funzionano bene e se vengono apprezzate nel tempo
- la durata della sessione – gli articoli non devono essere troppo lunghi ma una sessione di buona durata ci fa sicuramente piacere anche se non sappiamo cosa è successo durante la sessione stessa e per questo ci sono altri strumenti che vedremo insieme…
- la crescita dei follower social – se il nostro contenuto è buono e se lo postiamo, beh allora ci sarà sempre di più qualcuno che ci seguirà, specialmente se facciamo un buon SEO
- il numero di condivisioni sui social – come sopra, se il contenuto invece che solo buono è anche ottimo allora qualcuno potrebbe volerlo far sapere ai propri follower…
- i commenti – bello vedere che tante persone ragionano con noi sul nostro sito? Bellissimo direi e questo è certo un segno che il contenuto è piaciuto e fa bene a chi lo legge…
Ecco dunque che le metriche di cui sopra ci aiuteranno a migliorare il nostro contenuto nel tempo, perchè fare Content Marketing nel 2019 è sempre più di attualità…!