La transizione digitale rappresenta un processo cruciale per l’evoluzione e la crescita delle organizzazioni, e la migrazione verso il cloud è uno dei passaggi fondamentali per riuscire a sfruttare appieno le potenzialità delle nuove tecnologie.
Il cloud computing, infatti, può apportare molti benefici agli asset aziendali, in termini di:
- Riduzione dei costi: l’utilizzo del cloud consente alle aziende di evitare i grandi investimenti iniziali legati all’allestimento dell’infrastruttura e permette di ridurre i costi di manutenzione ottimizzando l’utilizzo delle risorse IT
- Flessibilità: la scalabilità del cloud permette di adeguare gli strumenti tecnologici, aumentando o diminuendo le risorse IT in base alle esigenze del momento
- Sicurezza: i provider dei servizi cloud offrono una gamma variegata di strumenti per garantire la tutela dei dati che spazia dall’autenticazione multifattoriale alla crittografia dei dati (in transito e in storage), permettendo alle organizzazioni di adottare un piano di business continuity atto ad assicurare la continuità del business anche in caso di emergenze attraverso il backup automatico e il ripristino dei dati attraverso il disaster recovery
- Accessibilità: tutte le informazioni, i dati e le applicazioni in cloud sono accessibili da qualsiasi luogo utilizzando qualunque dispositivo, consentendo la massima flessibilità operativa
- Collaborazione: il cloud consente a tutti i membri di un team di lavorare su uno stesso progetto modificando i documenti in tempo reale, migliorando la collaborazione e la produttività del team
La migrazione in cloud è un’attività complessa, che coinvolge molti fattori ed elementi – tra cui la cultura aziendale, la tipologia dei processi di produzione e dei dati coinvolti, il livello di sviluppo tecnologico in cui si trova l’azienda nel momento in cui intraprende il percorso di trasformazione digitale e la scelta del provider – ragion per cui il processo verso la digitalizzazione delle organizzazioni è in continua evoluzione e le aziende delle PMI italiane si trovano in stadi evolutivi della trasformazione digitale anche molto differenti tra loro.
Dai dati raccolti nell’indagine annuale “Digital Business Transformation Survey”, The Innovation Group ha rilevato che alla fine del 2022 solo il 4% delle imprese aveva completato la transizione in cloud, mentre il 15% delle aziende intervistate risultava mantenere tutta l’infrastruttura on premise. Secondo lo studio, entro il 2025 la percentuale delle organizzazioni con un’infrastruttura on premise scenderà a 2%, mentre salirà al 25% quella delle aziende che avranno completato la migrazione.
Da questi dati si evince che la maggior parte delle società italiane lavora con un’infrastruttura ibrida e multicloud.
Secondo Osservatori.net il 52% delle PMI italiane utilizza almeno un servizio cloud, percentuale che appare salita di circa sette punti rispetto all’anno precedente, e la dinamica di crescita più significativa appare legata all’utilizzo della componente Public&Hybrid Cloud, ovvero a quell’insieme di servizi forniti da provider esterni e attraverso l’interconnessione tra cloud pubblici e privati (+22% sul 2021).
Dal rapporto Ascendant Digital Maturity 2022 di Minsait, infine, risulta che il 54% delle imprese italiane ha adottato strategie di digitalizzazione e transizione, e che solo il 23% delle aziende consultate ritiene di essere riuscito a sfruttare appieno le potenzialità del cloud.
Le statistiche ci restituiscono da un lato l’importanza della modernizzazione e della migrazione al cloud – entrambe percepite dalle aziende italiane come priorità imprescindibili per i prossimi anni – e dall’altro il valore aggiunto della trasformazione digitale, che ha permesso alle aziende che hanno già intrapreso il processo di ottenere benefici legati alla riduzione dei tempi di esecuzione, miglioramenti nell’erogazione dei servizi, incrementi dell’efficienza gestionale e una maggiore scalabilità interna.
Per concludere, citiamo l’ultima ricerca effettuata da Gartner, grazie alla quale è ben possibile sostenere che – entro il 2025 – la spesa IT aziendale per il cloud computing supererà la spesa per l’IT tradizionale, divenendo l’investimento più importante per le PMI a livello globale e in Italia.
Fonti: