Cos’è il Cloud Computing?
Il termine Cloud Computing rappresenta un insieme di tecnologie estremamente diffuse in tutto il mondo. Benché le tecniche Cloud siano disponibili da oltre trent’anni, da qualche tempo i fenomeni connessi alla “nuvola” sono diventati sempre più importanti e hanno attirato l’attenzione di studiosi e ricercatori. Tanto che le stime più recenti sono unanimi nel dire che il mercato globale del cloud computing è cresciuto molto rapidamente negli ultimi anni e continuerà a crescere nel prossimo futuro.
Secondo una stima del 2021 realizzata da Gartner Group, il mercato globale del Cloud Computing ha raggiunto i 450 miliardi di dollari, con una crescita del 20% rispetto all’anno precedente. Si prevede che entro il 2024 il mercato del cloud computing raggiungerà i 780 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annuo composto del 17% e con l’ulteriore previsione di arrivare a superare definitivamente il mercato delle cosiddette soluzioni “on-premise” durante l’anno successivo, cioè il 2025.
Il Cloud Computing è quindi il mercato emergente delle soluzioni e dei servizi informatici e le sue dinamiche espansive sono trascinate da fenomeni epocali, di cui il Covid-19 è stato solo un acceleratore.
Perché il Cloud Computing è importante?
Le tecnologie Cloud crescono in adozione soprattutto a causa di alcune tendenze di fondo non collegate a eventi eccezionali come il Covid-19 ma piuttosto connaturate al nostro modo di vivere e di lavorare e che quindi diventano fenomeni di lunghissimo periodo.
Il lavoro ibrido anzitutto, che era una realtà anche prima dell’emergenza pandemica, spinge le organizzazioni a servire la forza lavoro non più con soluzioni residenti su desktop e con altri strumenti fisici da ufficio. La tendenza sempre più in voga è il Desktop-as-a-Service ma anche strumenti meno dirompenti ma pur sempre in Cloud come Sharepoint online per la gestione di documenti sempre accessibili da qualunque parte del mondo, il Backup in Cloud per non perdere nulla dei nostri dati, il Disaster Recovery in Cloud ed altri fenomeni che sono ormai di larga diffusione. Le aziende piccole o medio-piccole, quindi, sono o saranno portate al Cloud grazie all’estensione del lavoro ibrido e della collaborazione a distanza che è ormai parte integrante dell’attività quotidiana di qualunque organizzazione produttiva (si veda ad esempio l’articolo sulla percentuale di utenti che svolge almeno un meeting online con almeno un collega o partner).
Se invece si guarda alle aziende più grandi, queste scoprono vieppiù funzionalità native del Cloud come la Containerizzazione, piattaforme per la gestione assistita online di software complessi come i database (DbPaaS) e servizi e intelligenza artificiale che offrono un potenziale di produttività molto più alto rispetto a quanto fornibile da architetture fisiche o dal semplice insieme di servizi noto come IaaS.
Inoltre, la grande espansione delle soluzioni SaaS spinge le aziende ad integrare le stesse soluzioni con altre infrastrutture in Cloud o con altri servizi SaaS o PaaS. Le soluzioni SaaS rappresentano il segmento del Public Cloud a più alta crescita da anni. E si prevede che quasi il 70% degli acquisti di software sarà in SaaS entro il 2025 (Gartner Group).
In altri termini i clienti finali che passano al Cloud Computing sono in buona compagnia ormai e questo succede anche in Italia, dove i tassi di crescita dal mercato Cloud sono solo di poco inferiori a quelli osservabili nei mercati globali.
Il Cloud Computing cresce anche perché è più sicuro
Contrariamente ai dubbi che ancora permangono nelle preoccupazioni di qualche neofita, il Cloud Computing è la tecnologia che mostra il miglior rapporto prezzo / sicurezza, per diversi motivi.
Anzitutto, grazie alla copertura delle soluzioni in Cloud rispetto alle problematiche della Sicurezza, poiché tutti i produttori di soluzioni per la Sicurezza oggi sviluppano principalmente in Cloud. Inoltre l’integrazione delle diverse soluzioni tra di loro consente spesso di acquistare rimedi alle problematiche della cybersecurity potendo collegare con facilità un prodotto all’altro, cosa che non sempre accade con le soluzioni fisiche. Inoltre i grandi produttori che sviluppano in Cloud hanno costituito da tempo partnership globali con le entità che per professione e per missione processano ogni giorno trilioni di minacce come l’Interpol, la National Crime Agency, le altre istituzioni preposte alla nostra sicurezza e le Università specializzate in criminalità informatica. Grazie alla combinazione di tutti questi fattori, il Cloud Computing oggi cresce anche perché è di gran lunga la piattaforma dove i nostri dati possono vivere più sereni.
Il Cloud Computing cresce anche perché costa meno
Un altro falso mito collegato al Cloud Computing racconta di come le soluzioni “on-premise” siano tradizionalmente meno costose. In realtà, se si affronta il ragionamento dei costi come si dovrebbe fare e cioè parlando del Total Cost of Ownership (TCO) e non del semplice costo di acquisto del servizio, si osserva come il Cloud pubblico costi spesso molto meno delle soluzioni on-premise in termini di TCO.
Nessuno di noi compra un’automobile senza pensare anche ai costi di esercizio, oltre che al prezzo di listino. La stessa cosa succede con le infrastrutture digitali, poiché il peso economico di mettere in opera un’infrastruttura fisica non si limita certo al suo costo di acquisizione ma comprende almeno altri sette elementi: il costo della spedizione e del suo disimballo, il costo del reparto acquisti, il costo dell’ammortamento e della sua gestione, il costo della manutenzione e dell’assistenza anche in termini di pezzi di ricambio e di aggiornamenti, il costo d’uso vero e proprio, il costo dei processi di conformità e di eventuale scarsa qualità o difetti di fabbricazione, il costo dello smaltimento nonché il costo di tutto il personale dedicato ad assistere l’utilizzo del bene.
Vi sono tanti elementi che fanno in modo che il Total Cost of Ownership del Cloud sia più basso rispetto a quello delle soluzioni on-premise e questi elementi agiscono per un continuo abbassamento. Tra questi citiamo soprattutto i seguenti:
- Il prezzo di listino delle soluzioni di Cloud Pubblico tende a decrescere nel tempo
- La potenza di calcolo a parità di risorsa è superiore nelle soluzioni Cloud
- E’ più semplice gestire le risorse in Cloud con flessibilità
- La vista olistica che il Cloud consente sulle diverse risorse digitali consente spesso di ottenere benefici in termini di licenze e di subscription
- La scelta delle risorse in Cloud consente di ottimizzare in modo dinamico il rapporto potenza / prezzo.
Il mercato del Cloud Computing presenta quindi oggi diverse macrodinamiche che ne sospingono la crescita attuale e futura. Sulle pagine digitali di PartnerSpace sarà possibile seguire queste dinamiche e dibattere di come integrarle efficacemente nella propria attività produttiva.