Oggi più che mai, le soluzioni Hybrid Cloud rappresentano un’opportunità imperdibile sia per i partner che per i clienti finali. I partner possono finalmente ampliare il proprio portafoglio di servizi, accompagnando i clienti verso un’infrastruttura IT più flessibile e sicura. I clienti, dal canto loro, possono sfruttare il meglio di entrambi i mondi: la stabilità delle risorse on-premises e la potenza del cloud, senza compromessi.
Ma di cosa stiamo parlando esattamente? Le soluzioni Hybrid Cloud sono la risposta perfetta per chi vuole mantenere il controllo sui propri dati e sistemi, ma non vuole rinunciare ai vantaggi del cloud, come la scalabilità e la flessibilità. Un esempio chiave è Azure Stack HCI, una piattaforma che permette alle aziende di gestire carichi di lavoro virtualizzati sui propri server, connettendosi direttamente ai servizi cloud di Azure. Questo significa partire con un’infrastruttura locale ridotta e crescere senza problemi man mano che le esigenze cambiano. La gestione diventa più snella e le risorse sono sempre disponibili.
Un’altra soluzione che sta facendo parlare di sé è Azure Arc, che consente di gestire risorse locali e cloud in maniera unificata. Basti immaginare un’azienda manifatturiera che vuole mantenere i dati più critici on-premises, per motivi di sicurezza o regolamentazione, ma sfrutta il cloud per elaborazioni più pesanti. Azure Arc permette di avere il controllo di tutte queste risorse da un’unica piattaforma, semplificando la gestione e aumentando la sicurezza.
Ecco tre esempi semplici di come funziona l’Hybrid Cloud nella vita reale
- Dati in locale, backup nel cloud: moltissime aziende scelgono di mantenere i dati operativi nei propri server locali, ma si affidano al cloud per i backup. Perché? Semplice: in caso di guasto o attacco informatico, i dati sono al sicuro e recuperabili in pochi clic. Questo sistema offre il massimo della sicurezza con la comodità e la flessibilità del cloud.
- Azure Virtual Desktop (AVD) ibrido Con Azure Virtual Desktop (AVD): le aziende possono far girare sessioni desktop per i propri dipendenti sia in locale sia nel cloud. Le applicazioni critiche rimangono al sicuro nei data center aziendali, mentre i carichi di lavoro meno sensibili vengono gestiti nel cloud. In questo modo, l’azienda ottimizza le risorse e si assicura che i picchi di utilizzo non causino problemi di prestazioni.
- Applicazioni locali con scalabilità nel cloud: si pensi a un e-commerce che gestisce il proprio sito su server locali, ma sfrutta il cloud durante i periodi di forte traffico, come il Black Friday. In questo modo, può scalare rapidamente senza dover fare enormi investimenti in hardware aggiuntivo. Quando il traffico torna alla normalità, il cloud si “ridimensiona” di conseguenza. È una soluzione perfetta per chi vuole flessibilità senza costi fissi elevati.
Perché si dovrebbe considerare l’Hybrid Cloud?
Il vero punto di forza dell’Hybrid Cloud è che offre il meglio di entrambi i mondi: da una parte, la sicurezza e il controllo di cui si ha bisogno con un’infrastruttura on-premises; dall’altra, la possibilità di scalare e adattarsi rapidamente grazie al cloud. Se pensiamo a settori come quello sanitario o finanziario, dove la gestione dei dati sensibili è fondamentale, le soluzioni ibride rappresentano una scelta obbligata.
Strumenti come Azure Monitor e Defender for Cloud aiutano a mantenere tutto sotto controllo, monitorando costantemente i tuoi sistemi per prevenire e gestire eventuali minacce in tempo reale.
In definitiva, le soluzioni Hybrid Cloud non sono solo un vantaggio, ma una necessità per chi vuole rimanere competitivo e sicuro nel lungo termine. Per i partner, queste soluzioni sono una grande occasione per espandere la propria offerta e diventare un punto di riferimento per i clienti. Per i clienti finali, si tratta di una chance per innovare, risparmiare sui costi fissi e rendere la propria infrastruttura più flessibile e resiliente.
Vediamo alcuni dettagli tecnici?
Le soluzioni Hybrid Cloud come Azure Stack HCI e Azure Arc offrono un’infrastruttura IT moderna e flessibile, con funzionalità che vanno oltre la semplice virtualizzazione. Ecco alcuni aspetti tecnici chiave che rendono queste soluzioni particolarmente efficaci per le aziende che cercano scalabilità, controllo e sicurezza.
Azure Stack HCI: infrastruttura iperconvergente avanzata
- Architettura iperconvergente (HCI): Azure Stack HCI utilizza un approccio HCI, combinando calcolo, storage e networking in un unico sistema gestibile. Grazie all’integrazione con Hyper-V, Software Defined Storage (SDS) e Software Defined Networking (SDN), Azure Stack HCI ottimizza l’uso delle risorse hardware per ridurre la complessità e migliorare le prestazioni.
- Bilanciamento automatico dei carichi: le risorse sono distribuite dinamicamente in base alle esigenze, riducendo i rischi di sovraccarico e garantendo continuità operativa. Questa funzionalità permette il bilanciamento automatico delle macchine virtuali e dei dati senza interruzioni durante i picchi di carico.
- Scalabilità flessibile: è possibile partire con un singolo nodo e scalare fino a 16 nodi per cluster, con supporto per oltre 1.000 server tramite i Cluster Set, raggiungendo una capacità di storage fino a 4.000 TB per cluster. Ciò permette di adattarsi alle esigenze di crescita dell’azienda senza dover sostituire o aggiornare costantemente l’infrastruttura.
- Stretched cluster: questa funzionalità consente di distribuire un cluster su più sedi fisiche per garantire l’alta disponibilità dei dati. In caso di guasti in una delle sedi, il sistema può continuare a operare senza perdita di dati o tempi di inattività.
Azure Arc: gestione unificata di ambienti ibridi e multi-cloud
- Gestione multi-cloud: con Azure Arc, le aziende possono estendere i servizi di Azure a qualsiasi infrastruttura, inclusi AWS e Google Cloud, nonché a server on-premises. Azure Arc abilita la gestione centralizzata delle risorse tramite il portale Azure, facilitando la governance e la sicurezza su ambienti distribuiti.
- Supporto per Kubernetes: Azure Arc permette di gestire cluster Kubernetes on-premises e su più cloud, offrendo funzionalità di GitOps-based zero-touch deployments, monitoraggio centralizzato e applicazione di policy a livello globale per container distribuiti.
- SQL Server su Azure Arc: grazie a Azure Arc, è possibile gestire le istanze di SQL Server su macchine virtuali o fisiche, sia Windows che Linux, con funzionalità avanzate di cloud manageability come backup e ripristino, monitoraggio e aggiornamenti automatici.
- Compatibilità con sistemi legacy: Azure Arc è compatibile con una vasta gamma di sistemi operativi guest, tra cui versioni di Windows Server e distribuzioni Linux come Red Hat, SUSE e Ubuntu. Questo permette alle aziende di integrare facilmente ambienti legacy con il cloud.
Performance e sicurezza
- Hot patching per Windows Server: Azure Stack HCI supporta l’hot patching per le macchine virtuali Windows Server 2022 Azure Edition, riducendo il numero di riavvii necessari durante gli aggiornamenti di sicurezza critici. Questo aumenta l’operatività delle macchine virtuali riducendo i tempi di fermo.
- Azure Security Center: le soluzioni Hybrid Cloud si integrano con Defender for Cloud, che fornisce una visione continua della sicurezza su tutte le risorse, con la possibilità di rilevare vulnerabilità, gestire la conformità e applicare raccomandazioni di sicurezza su misura per migliorare la protezione dei dati.
- Aggiornamenti e gestione automatica: gli ambienti Hybrid Cloud beneficiano di aggiornamenti automatici tramite Azure Update Management, che permette di mantenere l’infrastruttura sempre aggiornata con l’ultima versione dei software e patch di sicurezza.